Tutto pronto per la 33^ ValtellinaOrobie
Una breve ed inaspettata nevicata nella notte di giovedì ha contribuito a rendere ancora più affascinante l’ambiente completamente all’interno del Parco delle Orobie Valtellinesi in cui si disputerà la 33^ edizione della gara di scialpinismo che assegnerà i titoli nazionali individuali assoluti e master.
Lo staff della Polisportiva Albosaggia guidato dal direttore tecnico Massimo Murada, dal direttore di percorso – nonché presidente del sodalizio orobico – Gianluca Cristini e dalla guida alpina Maurizio Folini, hanno predisposto un percorso che coniuga tradizione a novità tra boschi, creste, canalini e discese spesso più impegnative delle dure salite.
Qui un breve quadro del percorso e del programma dell’importante manifestazione che nel week end porterà in Albosaggia il meglio dello skialp nazionale.
Il dislivello sarà di 1700 m (poco più di 1500 m per le donne) distribuito su uno sviluppo di 14 km con 12 cambi di assetto.
Partenza alle ore 9.00. Prima salita dalla partenza sino al Campel con la successiva discesa lungo i pendii dell’alpeggio; lunga salita sino al dosso sovrastante la baita della Piada con discesa (solo per i maschi) sino alla Tromba; salita all’anticima e discesa all’alpe Meriggio; salita dal canalino – con tratto a piedi – e prosecuzione sino alla vetta del Pizzo Meriggio dove l’impegnativa discesa dalla Nord sino a Salinù attende gli atleti.
Lungo traverso sino al Piz di Freri da dove parte la lunga e faticosa discesa sino al Campei; ultimo cambio di assetto e sprint finale sino al traguardo.
Ottimo l’innevamento sull’intero percorso di gare: si va dai 30 cm dei prati bassi del Campei ai 90 cm delle aree oltre i 2000 m ed il rischio valanghe per domenica è dato 2 (moderato).
Premiazione floreale al parterre quindi trasferimento alla palestra di Albosaggia dove si terrà il pranzo finale (ore 12.30) e la premiazione alle 14.30.
La Polisportiva si aspetta un folto pubblico che da consuetudine inciterà gli atleti si al parterre ma soprattutto lungo il percorso ed in particolare nei tratti più spettacolari (Piada, Cima Meriggio) dove solitamente gli atleti si fanno largo fra 2 ali di appassionati che affrontano praticamente il medesimo percorso dei concorrenti.